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RESIDENZIALE / INTRODUZIONE

       Variazione della composizione dell’aria               Gli effetti dell’aria viziata

       Le grandezze temperatura, umidità relativa e livello di movimentazione
       dell’aria non sono sufficienti da sole a determinare il grado di benessere   Gli scopi fondamentali del trattamento dell’aria esterna sono il rinnovo
       fisico desiderabile per gli individui in un determinato ambiente. Altro pa-  dell’aria per il ripristino della corretta quantità di ossigeno, la diluizione ed
       rametro essenziale è costituito dal grado di qualità dell’aria in relazione   il controllo degli inquinanti ed il contributo al controllo della temperatura,
       agli effetti prodotti dal metabolismo delle persone occupanti un ambiente   dell’umidità ambiente e della velocità di movimentazione dell’aria.
       confinato e chiuso.
       Infatti,  durante  la  respirazione  delle  persone,  variano  la  composizione
       chimica e fisica dell’aria in quanto l’aria espirata contiene una percentuale   Garantire le condizioni di benessere
       di ossigeno minore ed una percentuale di anidride carbonica maggiore di
       quella inspirata.                                     Gli effetti inquinanti sono gli odori, i gas, i batteri e le polveri che si svi-
       In un ambiente chiuso la percentuale di CO  va quindi crescendo. In parti-  luppano all’interno dell’edificio. L’uso della ventilazione consente di sod-
                                     2
       colare, quando nell’ambiente si raggiunge la percentuale del 6% si hanno   disfare le esigenze fondamentali degli occupanti come quelle correlate al
       difficoltà di respirazione e con il 10% si perde coscienza come meglio   livello di benessere ambientale e di garantire anche condizioni accettabili
       precisato nel paragrafo “Effetti dell’aria viziata”.  per piante, animali ed eventuali macchinari presenti negli ambienti.

                       ARIA ESTERNA % IN VOLUME
                                                             Effetti della carenza di ossigeno
                  Ossigeno                   20,94
                Azoto ed altri gas           79,03           Una riduzione del 5% del tasso di ossigeno presente nell’aria è sufficiente
                                                             a  provocare  un  aumento  della  frequenza  cardiaca  e  respiratoria,  con
                Anidride carbonica           0,03
                                                             manifestazione di vomito e di cefalea. Un calo del 6% provoca lo spegni-
                                                             mento delle fiamme dei dispositivi a combustione atmosferica, mentre il
                                                             9% di riduzione è sufficiente a provocare pericolo di morte.
                      ARIA ESPIRATA % IN VOLUME
                  Ossigeno                   16,5
                Azoto ed altri gas           79,5            Effetti dell’ossido di carbonio (CO)
                Anidride carbonica            4,0
                                                             Una concentrazione di 5 ppm di monossido di carbonio (CO) nell’aria che
                                                             respiriamo è già valore massimo tollerabile a lungo termine. La concen-
       Con  il  passare  del  tempo  di  occupazione  degli  ambienti  inoltre,  l’aria   trazione di 100 ppm è sufficiente a provocare effetti dopo 6 ore, cefalea
       tende  a  diventare  viziata  ed  inquinata  per  la  presenza  delle  sorgenti   ed altri malesseri dopo 9 ore; mentre è dannosa, ma non fatale, a lungo
       inquinanti, quali:                                    termine. La concentrazione di 200 ppm causa lieve cefalea frontale dopo
       • Fumo di tabacco.                                    2 o 3 ore. Valori più elevati sono estremamente pericolosi con i danni
       • Biossido di carbonio prodotto dalla respirazione umana.  riportati nella tabella allegata.
       • Formaldeide emessa dagli arredi.
       • Pollini.
       • Polveri.
       • Odori corporali e di altra natura.







         VARIAZIONE DELLA COMPOSIZIONE                          EFFETTI DELLA CARENZA DI OSSIGENO
         DELL’ARIA




                                                              CONCENTRAZIONE         EFFETTI SULL’UOMO
                                                                   (%)
                                                                 21 circa    Valore corrispondente alla normale concentrazione atmosferica.

                                                                           Le norme per la costruzione di edifici in Giappone prevedono che se la
                                                                           concentrazione non può scendere di più di 0,5 punti percentuali rispetto
                                                                  20,5
                                                                           al valore normale è sufficiente usare un impianto di ventilazione di tipo
                                                                                           normale.
                                                                          Se la pressione dell’aria è normale queste condizioni non risultano ancora
                                                                          dannose per le persone; tuttavia se in ambiente è presente un dispositivo
                                                                  20-19    di combustione (per esempio un normale fornello da cucina) la combu-
                                                                           stione risulta imperfetta e lo sviluppo di CO (che è velenoso) aumenta
                                                                                          rapidamente.
                                                                          Queste concentrazioni sono soggette alla normativa sanitaria giapponese
                                                                  ≤ 18
                                                                                     sulla prevenzione dell’ipossia.
                                                                   16       Valore corrispondente a quello dell’aria normalmente esalata dalle
                                                                                           persone.

                                                                  16-12   Aumento della frequenza cardiaca e respiratoria, manifestazione di vomito
                                                                                          e di cefalea.


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