Page 129 - CORDIVARI - LISTINO TRATTAMENTO ACQUE E SISTEMI FUMARI
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CARRABILITÀ, TRASPORTO E MANUTENZIONE



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        -  Procedere all’interramento per strati successivi di
         15/20 cm per volta, prima riempiendo il serbatoio
         d’acqua e poi aggiungendo calcestruzzo alleggerito       calcestruzzo
                                                                6 alleggerito/
         o ghiaia lavata 20/30 e compattando bene. Usare          ghiaia lavata
         materiale che non presenti spigoli vivi o taglienti      calcestruzzo
         che possano danneggiare il serbatoio. Tenere i   5  acqua  4 alleggerito/
                                                                  ghiaia lavata
         coperchi chiusi durante le fasi di rinfianco a seguito   calcestruzzo
         di ogni riempimento progressivo con acqua. (fig.5)  3  acqua  2 alleggerito/
                                                                  ghiaia lavata
        -  Lasciare assestare il materiale di rinfianco per
         almeno 7 giorni prima di procedere con lo   1  acqua                                            GHIAIA     TRATTAMENTO ACQUE  METEORICHE E REFLUE
         svuotamento del serbatoio. Una volta ultimato il                   CLS   SABBIA GROSSOLANA / GHIAINO LAVATO  LAVATA
         riempimento e il rinfianco del serbatoio ricoprirlo                ALLEGERITO                  TERRENO
                                                                                                        VEGETALE
         in maniera da ottenere la resistenza desiderata                   Figura n. 6
         per la superficie sovrastante (vedere Pedonabilità,   Figura n. 5
         Carrabilità leggera o pesante). In ogni caso lasciare
         liberi i coperchi delle aperture per l’ispezione e la manutenzione. (fig. 6) Il peso degli eventuali pozzetti non deve scaricare direttamente sul serbatoio. Per assicurare la tenuta
         idraulica tra serbatoio ed eventuali prolunghe (per evitare infiltrazioni) occorre sigillare il collegamento con adesivo-sigillante bituminoso applicabile su polietilene (e.g. TIXOPHALTE).
        -  Per installazioni particolari (p.e. terreni argillosi, falda superficiale, declivio) far riferimento al manuale fornito a corredo dei sistemi.
        P            (Fig. 7)
        (rif. Classe A15 secondo UNI EN 124 – aree utilizzate esclusivamente da pedoni e ciclisti)  CALCESTRUZZO ALLEGGERITO
        Se la profondità di interro (dislivello tra la superficie del terreno circostante la buca e la superficie superiore del
        serbatoio) è minore di 30 cm ricoprire il serbatoio con sabbia e terreno vegetale fino al livello del terreno circostante.
        Se si desidera aumentare la rigidità della superficie realizzare una gettata, dello spessore di 5 cm, con calcestruzzo
        alleggerito (con argilla espansa o polistirolo) direttamente sopra il serbatoio con una estensione maggiore dello
        stesso, quindi ricoprire con terreno vegetale fino al livello del terreno circostante. I pozzetti, predisposti per l’accesso
        alle aperture per l’ispezione e la manutenzione, dovranno essere di adeguata resistenza e, qualora il loro peso
        superi i 20 kg dovranno essere posti in opera solidalmente alla soletta in calcestruzzo. L’intera opera dovrà essere
        dimensionata, supervisionata e controllata da un tecnico qualificato.
        Se la profondità di interro è maggiore di 30 cm ricoprire il serbatoio seguendo le istruzioni per la carrabilità leggera.




                                                                            TERRENO       SABBIA
                                                                            VEGETALE                 Figura n. 7
        C           L       (Fig. 8)

        (rif. Classe B125 secondo UNI EN 124 – marciapiedi e aree di sosta per automobili)
        - Per rendere la superficie sovrastante il serbatoio resistente al carico veicolare leggero preparare una idonea soletta autoportante
        in cemento armato, con estensione maggiore della buca in modo che il peso non gravi direttamente sul serbatoio. I pozzetti,
        predisposti per l’accesso alle aperture per l’ispezione e la manutenzione, dovranno essere di adeguata resistenza e posti in opera
        solidalmente alla soletta affinché il loro peso non gravi sul serbatoio. L’intera opera dovrà essere dimensionata, supervisionata e
        controllata da un tecnico qualificato.
                                                                                    CLS        CLS    CLS






                              Figura n. 9


                                                                                            SABBIA     TERRENO
                                                                                   Figura n. 8         VEGETALE
          CLS       CLS     CLS

                                   C           P       (Fig. 9)

                                   (rif. Classe D400 secondo UNI EN 124 – carreggiate di strade e aree di sosta per tutti i tipi di veicoli stradali)
                                   - Per rendere la superficie sovrastante il serbatoio resistente al carico veicolare pesante preparare una idonea cassaforma in cemento
                                   armato che contenga il serbatoio e una soletta autoportante in cemento armato, con estensione maggiore della buca in modo che
                                   il peso gravi direttamente sulla cassaforma e in alcun modo sul serbatoio. I pozzetti, predisposti per l’accesso alle aperture per
                                   l’ispezione e la manutenzione, dovranno essere di adeguata resistenza e posti in opera solidalmente alla soletta affinché il loro peso
                                   non gravi sul serbatoio. L’intera opera dovrà essere dimensionata, supervisionata e controllata da un tecnico qualificato.
               SABBIA / GHIAIA FINE  TERRENO
                            VEGETALE
        M

        Per l’ispezione e la manutenzione ordinaria e straordinaria si raccomanda di rivolgersi esclusivamente ad aziende specializzate. Si consiglia di far ispezionare con cadenza almeno
        trimestrale tutte le vasche dei trattamenti primari e secondari per verificarne lo stato (presenza di occlusioni nelle tubazioni di ingresso e uscita, accumulo eccessivo di grassi o
        fanghi, formazione di croste superficiali, …) e procedere, al bisogno, allo svuotamento e alla pulizia. La frequenza degli interventi è funzione del dimensionamento dell’impianto di
        depurazione in rapporto al carico delle acque reflue da trattare. Un dimensionamento più generoso dei de grassatori, delle vasche imhoff o delle vasche settiche comporterà una
        minore frequenza degli spurghi e quindi costi di gestione dell’impianto inferiori. In seguito alla pulizia delle vasche si raccomanda l’utilizzo del bioattivatore che facilita la veloce
        riattivazione dei processi biologici di depurazione.
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