Page 214 - IVAR - LISTINO COMPONENTI IDROTERMOSANITARI
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RACCORDI A PRESSARE MULTI•PRESS®





                      FOCUS: U-fittings




                Oltre all’obiettivo ovvio di distribuire l’acqua a qualsiasi utenza collegata, mantenendo temperature e pressioni di
                progetto, uno degli obiettivi fondamentali per qualsiasi impianto di distribuzione sanitaria è sicuramente quello di
                garantire le migliori condizioni igieniche possibili, preservando la qualità dell’acqua in arrivo dall’acquedotto.
                Un impianto sanitario è composto da diversi tratti di tubazioni: dall’anello di distribuzione principale, dalle montanti
                ascendenti o discendenti, dai tratti di distribuzione orizzontale ai piani, dalle connessioni alle unità terminali (cioè a
                lavabi, vasche, docce, etc.). Per realizzare queste connessioni ci sono diverse opzioni possibili: le più conosciute sono
                quelle con collegamenti in derivazione o tramite collettore (figure 1 e 2). In questi casi tuttavia, c’è sempre un aspetto
                da non sottovalutare: i tratti di tubazione al servizio di utenze usate raramente soffrono di uno scarso ricambio di
                acqua, si trovano cioè in condizioni di stagnazione. La stagnazione, cioè la permanenza per lungo tempo della stessa
                acqua all’interno dei tubi, favorisce la proliferazione dei batteri, tra cui quello della legionella, e va quindi evitata il più
                possibile.
                La gamma di raccordi MP di IVAR è completa del raccordo serie 5780, fondamentale per realizzare installazioni come
                quelle indicate nelle figure 3 e 4, cioè per implementare distribuzioni di tipo “in serie” e “ad anello”. In entrambi i casi
                l’obiettivo di queste configurazioni è favorire il ricambio d’acqua nelle tubazioni, evitando quindi la stagnazione e
                riducendo di conseguenza il rischio igienico. Nel caso della distribuzione in serie bisogna avere l’accortezza di lasciare
                il sanitario ad uso più frequente in posizione più distante (dal punto di vista della distribuzione) dalla colonna: ogni volta
                che si utilizza tale sanitario, si ottiene un ricambio completo dell’acqua nelle diramazioni. Nel caso della distribuzione
                ad anello, l’uso di qualsiasi sanitario ottiene lo stesso risultato, rendendo questa distribuzione la più efficace per la
                riduzione del rischio igienico. A seconda di specifici regolamenti d’igiene tipo, diversi da regione a regione, può esserci
                l’obbligo di realizzare gli impianti destinati a ospedali e comunità rispettando la distribuzione ad anello, completata
                da un punto di prelievo automatico temporizzato, in modo di garantire il periodico ricambio di acqua nelle tubazioni
                e l’estensione fino alle unità terminali del ciclo di disinfezione termica (altrimenti limitato ai tratti di distribuzione
                principali).
     Cat. 5
















                        Figura 1 Impianto in derivazione                  Figura 2 Impianto a collettore



















                          Figura 3 Impianto in serie                       Figura 4 Impianto ad anello











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