Page 80 - CALEFFI - LISTINO IDROTERMOSANITARI 2024 - FIDRA
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                               Il trattamento dell’acqua sanitaria - Dosatore di polifosfati

             Principio di funzionamento
             Le incrostazioni sono il risultato del deposito di calcio e magnesio (sali che determinano la durezza dell’acqua) sulle pareti delle tubazioni, sulle superfici di
             scambio e sugli organi di controllo e regolazione. La quantità di deposito dipende:
             • dalla temperatura dell’acqua
             • dalla durezza dell’acqua
             • dal volume di acqua utilizzata.
             A differenza di altri sali, i sali di calcio e magnesio diventano meno solubili all’aumentare della temperatura; per questo motivo sono a rischio incrostazioni
             tutti gli impianti in cui viene riscaldata l’acqua in particolar modo quelli per la produzione di acqua calda sanitaria.
             Il parametro da tenere sotto controllo è la durezza totale, somma delle concentrazioni di ioni calcio e magnesio e responsabile dei fenomeni di incrostazione.
             I bicarbonati di calcio e magnesio sono chimicamente in equilibrio con i carbonati di calcio e magnesio, l’acqua e l’anidride carbonica. All’aumentare della
             temperatura i bicarbonati solubili si trasformano in carbonati insolubili formando incrostazioni calcaree e liberando anidride carbonica.
             I polifosfati di sodio e di potassio (polifosfati alimentari) all’interno del contenitore si uniscono agli ioni di calcio e magnesio (presenti nell’acqua) formando
             un composto chimico simile al calcare ma che non riesce ad aderire alle superfici delle tubazioni.
             Si forma quindi una schermatura che impedisce la precipitazione di calcio e magnesio e la conseguente formazione di depositi di calcare.
             I polifosfati, inoltre, si depositano sulla superficie delle tubazioni formando un film protettivo per proteggerle dalle incrostazioni.



             Particolarità costruttive
             Dosaggio proporzionale a doppio Venturi
             Per mantenere efficiente il dosaggio dei polifosfati è necessario che questo
             avvenga in modo continuo e controllato sia con la minima portata al rubinetto
             sia con un flusso variabile dell’acqua. Tale dosaggio mantiene il velo protettivo
             sulle tubazioni e contrasta la precipitazione dei sali.
             Il sistema di dosaggio proporzionale Caleffi a doppio Venturi ha funzionamento
             interamente meccanico e non necessità di alimentazione elettrica. Una parte del
             flusso di acqua in ingresso passa attraverso il primo Venturi e solamente una
             minima parte attraversa il secondo Venturi.
             Questo sistema innovativo di dosaggio proporzionale a doppio Venturi permette
             un dosaggio di polifosfati molto accurato, al di sotto del valore soglia di 5 mg/l
             (espresso come P 2 O 5 ).

             Ritegni
             Il dosatore è provvisto di due ritegni: un ritegno in ingresso, a monte della sfera
             di intercettazione, per assicurare il non ritorno dell’acqua trattata in rete ed uno
             a valle, per limitare l’eccessiva diffusione dei sali all’interno della tubazione, nel
             caso di inutilizzo prolungato.

             Valvola sfogo aria
             La presenza della valvola di sfogo aria permette di eliminare l’aria dal contenitore
             ed abbassare la pressione contenuta nel dispositivo prima di eseguire la ricarica.

             Design
             Grazie alla particolare estetica bianca e cromata, il dosatore si adatta facilmente
             all’ambiente domestico. Le dimensioni estremamente ridotte lo rendono adatto
             ad essere installato sulla maggior parte delle caldaie pensili, sia in impianti nuovi
             sia in impianti riqualificati. Può essere installato sottocaldaia affiancato al filtro
             defangatore magnetico serie 5459.




             Apparecchiatura ad uso domestico per il trattamento di acque potabili.

             Per utilizzo del trattamento con polifosfati in cristalli, verificare le norme nazionali vigenti.
             Italia: l’utilizzo dei polifosfati rientra nei trattamenti di condizionamento chimico (come espresso dalla UNI 8065) che si basano sul dosaggio proporzionale
             dei sali rispetto alla quantità di acqua fredda in transito nel dispositivo, senza modificare la durezza dell’acqua.


















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