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COMMERCIALE / INTRODUZIONE
Lo scenario normativo nazionale Tutela della 5. L’aria proveniente dai locali per fumatori non è riciclabile, ma
salute dei non fumatori deve essere espulsa all’esterno attraverso idonei impianti e funzionali
aperture, secondo quanto previsto dalla vigente normativa in tema di
emissioni in atmosfera esterna, nonché dai regolamenti comunali di
Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri del 23 dicembre 2003 igiene ed edilizi.
(pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n° 300 del 29.12.2003): Attuazione 6 La progettazione, l’installazione, la manutenzione ed il collaudo
dell’art. 51, comma 2 della Legge n° 3 del 16.01.2003 come modificato dei sistemi di ventilazione devono essere conformi alle disposizioni
dall’art. 7 della Legge n° 306 del 21.10.2003 in materia di tutela della legislative e regolamentari vigenti in tema di sicurezza e di risparmio
salute dei non fumatori. energetico, come pure alle norme tecniche dell’Ente Italiano di Unifi-
Requisiti tecnici dei locali per fumatori, dei relativi impianti di ven- cazione (UNI) e del Comitato Elettrotecnico Italiano (CEI). I soggetti
tilazione e di ricambio d’aria e dei modelli dei cartelli connessi al abilitati sono tenuti a rilasciare idonea dichiarazione della messa in
divieto di fumo. opera degli impianti secondo le regole dell’arte ed in conformità dei
1. I locali riservati ai fumatori, di cui all’art. 51, comma 1, lettera b) della medesimi alla normativa vigente. Ai fini del necessario controllo, i cer-
legge 16 gennaio 2003, n. 3 devono essere contrassegnati come tificati di installazione comprensivi dell’idoneità del sistema di espul-
tali e realizzati in modo da risultare adeguatamente separati da altri sione, e i certificati annuali di verifica e di manutenzione degli impianti
ambienti limitrofi, dove è vietato fumare. A tal fine i locali per fumatori di ventilazione devono essere conservati a disposizione dell’autorità
devono rispettare i seguenti requisiti strutturali: competente.
a. essere delimitati da pareti a tutta altezza su quattro lati; 7. Nei locali in cui è vietato fumare sono collocati appositi cartelli, ade-
b. essere dotati di ingresso con porta a chiusura automatica, abitual- guatamente visibili, che evidenziano tale divieto. Ai fini dell’omogeneità
mente in posizione di chiusura;
c. essere forniti di adeguata segnaletica, conforme a quanto previsto sul territorio nazionale, tecnicamente opportuna, tali cartelli devono
recare la scritta “VIETATO FUMARE”, integrata dalle indicazioni della
dai successivi punti 9 e 10;
d. non rappresentare un locale obbligato di passaggio per i non relativa prescrizione di legge, delle sanzioni applicabili ai contrav-
ventori e dei soggetti cui spetta vigilare sull’osservanza del divieto e
fumatori.
cui compete accertare le infrazioni.
2. I locali per fumatori devono essere dotati di idonei mezzi 8. Nelle strutture con più locali, oltre al modello di cartello riportato al
meccanici di ventilazione forzata, in modo da garantire una por- punto 7, da situare nei luoghi di accesso o comunque di particolare
tata d’aria di ricambio supplementare esterna o immessa per evidenza, sono adottabili cartelli con la sola scritta “VIETATO FU-
trasferimento da altri ambienti limitrofi dove è vietato fumare. MARE”.
L’aria di ricambio supplementare deve essere adeguatamente filtrata. 9. I locali per fumatori sono contrassegnati da appositi cartelli, con
La portata di aria supplementare minima da assicurare è pari a 30 litri/ l’indicazione luminosa contenente, per le ragioni di omogeneità di cui
secondo per ogni persona che può essere ospitata nei locali in con- al punto 7, la scritta “AREA PER FUMATORI”.
formità della normativa vigente, sulla base di un indice di affollamento 10. I cartelli di cui al punto 9 sono comunque integrati da altri cartelli
pari allo 0,7 persone/mq. All’ingresso dei locali è indicato il numero luminosi recanti, per le ragioni di omogeneità di cui al punto 7, la
massimo di persone ammissibili, in base alla portata dell’impianto.
3. I locali per fumatori devono essere mantenuti in depressione non dizione: “VIETATO FUMARE PER GUASTO ALL’IMPIANTO DI
VENTILAZIONE”, che si accendono automaticamente in caso di
inferiore a 5 Pa rispetto alle zone circostanti.
4. La superficie destinata ai fumatori negli esercizi di ristorazione, ai mancato o inadeguato funzionamento degli impianti di ventilazione
supplementare, determinando la contestuale esclusione della scritta
sensi dell’art. 51 della legge 16 gennaio 2003, n. 3, deve comunque indicativa dell’area riservata.
essere inferiore alla metà della superficie complessiva di sommini- 11. Il locale non rispondente, anche temporaneamente, a tutte le caratte-
strazione dell’esercizio. ristiche tecniche di cui ai punti precedenti non è idoneo all’applicazione
della normativa di cui all’art. 51 della legge 16 gennaio 2003, n. 3.
TASSI DI VENTILAZIONE PER GLI AMBIENTI RESIDENZIALI SECONDO
LA UNI EN 15251 DURANTE I MOMENTI DI OCCUPAZIONE
SOGGIORNO E STANZE DA LETTO,
TASSO DI RINNOVO DELL’ARIA a PRINCIPALMENTE FLUSSO DI ARIA ESTERNA FLUSSO ESTRATTO, L/S
CATEGORIA
l/s ach l/s, pers b l/s m 2 Cucina Bagni Toilets
(1) (2) (3) (4a) (4b) (4)
I 0,49 0,7 10 1,4 28 20 14
II 0,42 0,6 7 1,0 20 15 10
III 0,35 0,5 4 0,6 14 10 7
a I tassi di rinnovo dell’aria espressi in l/s m 2 e ach (ricambi orari) corrispondono tra loro quando l’altezza del soffitto è 2,5 m.
b Il numero degli occupanti in una residenza può essere stimato dal numero delle stanze da letto. Le assunzioni fatte a livello nazionale devono essere
usate, qualora esistenti. Esse possono essere diverse per calcoli relativi all’energia ed aIl’IAQ.
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