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DATI DI PROGETTO
La pressione residua, valutata nel punto di connessione Per questo motivo Bocciolone Antincendio ha concepito
dell’idrante alla rete in fase di erogazione, non deve dei diaframmi calibrati da inserire allo sbocco dei
essere inferiore ai valori indicati nella tabella 1 rubinetti idranti al fine di ridurre la pressione dinamica
sottostante. nei casi in cui la pressione di rete sia superiore a quella
La portata degli idranti a muro deve essere di almeno massima di utilizzo (Art. 5/R a pagina 67) e rubinetti
120 l/min. idrante con limitatore di apertura regolabile (Art. 5/P a IDRANTI A MURO DN 45 - DN 70
Per soddisfare questi parametri sono disponibili lance pagina 67).
con diversi coefficienti di efflusso K come da tabella 2 Idranti a muro e livelli di pericolosità.
sottostante. Gli idranti a muro possono essere impiegati per tutti e tre
Il sistema è dimensionato per una pressione nominale i livelli di pericolosità delle aree da proteggere previsti
di 12 bar, mentre per l’utilizzo la normativa UNI dalla normativa in alternativa o compresenza con naspi.
10779 prescrive una pressione massima di esercizio A livello di dimensionamento dell’impianto è previsto
di 0,7 MPa (7 bar) misurata al punto di connessione un numero minimo di apparecchi di questo tipo da
dell’apparecchio alla rete, al fine di permettere considerare operativi contemporaneamente per una
l’agevole utilizzo da parte degli occupanti in condizioni di durata d’intervento non inferiore ai valori indicati nella
emergenza. tabella 1 sottostante.
TABELLA 1
Apparecchi considerati contemporaneamente operativi nelle reti idranti ordinarie (per attività all’interno di edifici)
LIVELLO 1 Basso carico di incendio, poche 2 idranti con 120 l/min cadauno e pressione residua Almeno 30 minuti
(classi LH e probabilità di innesco, l’even- non minore di 0,2 MPa.
OH1) tuale incendio si propaga poco oppure
velocemente.
4 naspi con 35 l/min cadauno e pressione residua non
minore di 0,2 MPa.
LIVELLO 2 Moderato carico di incendio, 3 idranti con 120 l/min cadauno e pressione residua Almeno 60 minuti
(classi presenza minima di materiale in- non minore di 0,2 MPa
OH2-3-4) fiammabile, l’eventuale incendio oppure
si propaga poco velocemente.
4 naspi con 60 l/min cadauno e pressione residua non
minore di 0,3 MPa.
LIVELLO 3 Elevato carico di incendio, pre- 4 idranti con 120 l/min cadauno e pressione residua Almeno 120 minuti
(classi HHP senza di materiale infiammabile, non minore di 0,2 MPa
e/o HH3) l’eventuale incendio si propaga oppure
molto velocemente.
6 naspi con 60 l/min cadauno e pressione residua non
minore di 0,3 MPa.
Se il numero di apparecchi installati nel compartimento da proteggere è inferiore a quello indicato in tabella devono essere
considerati tutti funzionanti contemporaneamente.
Nota bene: questa tabella, ricavata dalle norme UNI 10779 e UNI EN 12845 è esemplificativa e non esaustiva.
TABELLA 2
tipi di lancia disponibili con i rispettivi coefficienti di efflusso
Portata Riscontrata Gittata K minimo previsto
Tipo lancia Posizione maniglia K eff. 0,2 MPa 0,4 MPa Effettiva a dalla norma e uti-
(2 bar) (4 bar) 2 bar lizzato nella DoP
Getto pieno 93,9 133 188 13,6
Starjet Ø 12mm 72
Getto frazionato 75,1 106 150 5,6
Industrialjet Getto pieno 82,5 117 165 14,85
Ø 12mm Getto frazionato 82,5 117 165 6,12 72
Getto pieno 101,2 143 202 18,9
Starjet Ø 13mm 85
Getto frazionato 85 120 170 5,94
Getto pieno 91,8 130 184 15,1
Longjet Ø 13mm 85
Getto frazionato 88,9 126 178 5,85
Il coefficiente di efflusso K permette di ricavare la portata Q in base alla pressione p all’ingresso del sistema
Q [I/min] = K*√10p [MPa] Angolo di erogazione con getto frazionato 45°
Bocciolone Antincendio · catalogo listino 2022 25