Page 520 - IRSAP - LISTINO RADIATORI 2023 - FIDRA
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INFORMAZIONI TECNICHE
D.M. n°37 del 2008 art. 6 - Realizzazione ed installazione degli impianti - (ex D.L. 46/90 art. 7)
“Le imprese realizzano gli impianti secondo la regola dell’arte, in conformita’ alla normativa vigente e sono responsabili della corretta esecuzione degli stessi. Gli
impianti realizzati in conformita’ alla vigente normativa e alle norme dell’UNI, del CEI o di altri Enti di normalizzazione appartenenti agli Stati membri dell’Unione
europea o che sono parti contraenti dell’accordo sullo spazio economico europeo, si considerano eseguiti secondo la regola dell’arte.”
Prescrizioni
La Garanzia Irsap, per tutti i prodotti offerti, è considerata valida e di conseguenza proteggere, sulle tubazioni di carico e reintegro, per potere trattare sia l’acqua di
applicabile, qualora vengano rispettate le norme e le prescrizioni per una corretta primo riempimento sia quella di rabbocchi successivi.
installazione; norme e prescrizioni che devono essere cogenti in vigore. Il punto di immissione dei condizionanti deve essere previsto in modo da poter
garantire la necessaria rapidità di azione: il punto di immissione ideale è nel
In modo particolare, il decreto ministeriale di riferimento per la costruzione degli flusso principale dell’impianto in una zona di massima turbolenza, per esempio a
impianti di riscaldamento ad uso civile, è il n° 37 del Gennaio 2008; questo decreto, monte delle pompe di circolazione.
all’interno dei diversi articoli, recepisce e contempla numerose norme tecniche,
emesse dall’UNI (Ente Italiano di Unificazione) e dal CTI (Comitato Termotecnico • 6.1.3 • Caratteristiche dell’acqua di riempimento e rabbocco
Italiano). Aspetto: limpido
Si vuole fissare l’attenzione sulla normativa UNI 8065 del 1989 (recepita appunto Durezza totale: minore di 15° f
dal D.M. 37/2008), “Trattamento dell’ acqua negli impianti termici ad uso civile”. Tale Nota - Per gli impianti di riscaldamento con potenza minore di 350 KW (300.000
normativa obbliga al trattamento delle acque in tutti gli impianti di riscaldamento Kcal/h), se l’acqua di riempimento o rabbocco ha una durezza minore di 35° f,
ad uso civile, sia a vaso aperto che chiuso. l’addolcimento può essere sostituito da idoneo condizionamento chimico.
La UNI 8065, fornisce alcune importanti indicazioni • 6.1.4 • Caratteristiche dell’acqua del circuito
sull’esercizio e manutenzione degli impianti termici. Ad esempio i punti 6.1.1, - 6.1.3 e Aspetto: possibilmente limpida
6.1.4, prescrivono in dettaglio: pH: maggiore di 7 (con radiatori a elementi di alluminio leghe leggere il pH deve
essere anche meno di 8)
ART 6.1 • Impianto di riscaldamento ad acqua calda Condizionanti: presenti entro le concentrazioni prescritte dal fornitore
Ferro (come Fe) < 0,5 mg/kg (valori più elevati di ferro sono dovuti a fenomeni
• 6.1.1 • Trattamenti prescritti corrosivi da eliminare)
Per tutti gli impianti è necessario prevedere un condizionamento chimico. Rame (come Cu) < 0,1 mg/kg (valori più elevati di rame sono dovuti a fenomeni
Per gli impianti di potenza maggiore di 350 KW (300.000 Kcal/h) è necessario corrosivi da eliminare).
installare un filtro di sicurezza (consigliabile comunque in tutti casi) e, se l’acqua
ha una durezza totale maggiore di 15° f, un addolcitore per riportare la durezza
entro i limiti previsti in 6.1.3.
• 6.1.2 • Punti d’intervento
Gli impianti di trattamento devono essere installati a monte degli impianti da
L’acqua addolcita, deve essere comunque condizionata chimicamente, in quanto nel tempo può diventare aggressiva.
Vanno utilizzati solo prodotti compatibili con gomme siliconiche pena la corrosione delle guarnizioni dei radiatori. In
particolare vanno rimossi dopo l’uso tutti i prodotti impiegati per operazioni tipiche, quali i lavaggi.
Defender
Dopo numerosi test, IRSAP consiglia i prodotti della linea DEFENDER.
EFFETTI DELLA PULIZIA
L’aumento della temperatura dell’acqua comporta la precipitazione dei sali di calcio e magnesio che si depositano sulle superfici metalliche delle
tubazioni, sulle serpentine degli scaldabagni e degli scambiatori di calore. L’effetto è la netta diminuzione della portata dell’impianto e della resa
termica. L’incrostazione calcarea è inoltre una barriera alla trasmissione del calore. Inoltre, all’interno dei corpi scaldanti su impianti molto vecchi o non
costruiti a regola darte, si possono formare delle zone di deposito, dove l’acqua non scorre. I nostri prodotti, lavorando anche con l’impianto in funzione,
eliminano questi residui e ripristinano le funzionalità del radiatore stesso, come illustrato nelle foto sottostanti (prima e dopo l’impiego del prodotto
Defender)
INFORMAZIONI TECNICHE
PRIMA: Zona fredda per presenza di fanghi DOPO: Eliminazione della zona fredda
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